Intervista alla Dr.ssa Noura Lebbar
A due mesi dalla ripresa delle attività dopo il lockdown e dopo la stagione estiva come valuta il momento?
La ripresa del lavoro è stata ottima. Le pazienti non vedevano l’ora di poter riprendere una vita normale, che include prendersi cura della propria bellezza e riprendere i trattamenti anti-age che avevano interrotto. Sono arrivate nel mio studio con le idee molto chiare sul tipo di trattamento da eseguire, dal momento che avevano molto tempo a disposizione durante il periodo di lockdown per informarsi.
Quali saranno le novità per la stagione autunno inverno?
La grande novità di questa stagione è la biostimolazione tridimensionale assistita con endo-radiofrequenza. Si tratta di un protocollo combinato molto innovativo e poco invasivo che permette di ottenere, in un’unica seduta, un effetto lifting e una profonda rigenerazione dei tessuti del viso e collo senza alcun downtime.
Ci può spiegare meglio come funziona?
Utilizzo un device all’avanguardia Therma D.A.S., dotato di una termocoppia lunga 7.5 cm che mi permette di erogare una temperatura fino a 57 gradi al livello dello strato subdermico e, quindi, di stimolare in profondità le fibre del collagene e di riorganizzare le linee di tensione cutanea inducendo un vero e proprio lifting non chirurgico. La procedura è completata utilizzando acido ialuronico libero e una soluzione di polinucleotidi d’origine naturale; questi sono gli ingredienti perfetti per una profonda stimolazione dei fibroblasti e per la sintesi delle cellule della matrice extra-cellulare quali collagene, fibre elastiche ed acido ialuronico endogeno. L’ultimo trattamento incluso nel protocollo è dedicato allo strato epidermico superficiale: l’acido tricloroacetico al 33% tamponato con perossido d’idrogeno leviga immediatamente la pelle, oltre a trattare le discromie, e dona un’immediata luminosità cutanea.
Chi è il candidato ideale per la biostimolazione 3D assistita da endo-radiofrequenza?
Questa tecnica innovativa è adatta a tutte le età e a tutte le stagioni dell’anno poiché è priva di effetti collaterali e di evidenti esiti post-operatori. Il risultato è equiparabile alla più invasiva procedura di lifting con fili di trazione.
Quali sono i feedback dei pazienti?
Il grado di soddisfazione dei pazienti è molto alto, considerando che nella stessa seduta vengono realizzati ben tre diversi trattamenti senza lasciare alcun segno visibile. La paziente nota un miglioramento immediato della texture cutanea, effetto che andrà ad aumentare nei 3 mesi successivi ottenendo un vero e proprio lifting non chirurgico.
La particolarità della biostimolazione tridimensionale risiede nel fatto che tratta contemporaneamente tutti gli strati cutanei fino a raggiungere le cellule staminali contenute nello strato adiposo superficiale, per effetto della radiofrequenza endodermica, aumentando il numero e la qualità dei fibroblasti.
Essendo un trattamento del tutto indolore e privo di effetti collaterali e di down-time, è diventato il trattamento prediletto di tutti i miei pazienti desiderosi di riacquistare un fresh-look in tutta sicurezza senza ricorrere a metodiche invasive.
Come è cambiato il rapporto del paziente con la medicina estetica?
Dopo il lockdown ho avuto più richieste di trattamenti estetici rispetto a prima, sembra che le pazienti abbiano avuto più tempo per guardarsi allo specchio ed individuare meglio i piccoli difetti da migliorare. Ho notato che le mie pazienti hanno più consapevolezza della bellezza e della necessità di curarsi e sentirsi belle fuori e dentro. Ho notato anche come la componente del beneficio psicologico apportata da un trattamento di medicina sia aumentata, oppure le pazienti sono semplicemente più consapevoli di questo beneficio.
Quali misure ha adottato nel suo studio?
Ho adattato le raccomandazioni del Ministero della Salute, ho dato appuntamenti molto distanziati, almeno un’ora, tra un paziente e l’altro e questo mi lascia il tempo di disinfettare lo studio (lettino, scrivania, eventuali oggetti con i quali le pazienti sono entrate in contatto). Faccio compilare ai pazienti prima di arrivare in studio un questionario sul rischio Covid e al minimo dubbio posticipo l’appuntamento. Cerco inoltre ridurre al minimo il numero di persone nella sala di attesa e di lasciare le finestre aperte durante il loro soggiorno all’interno nello studio. Ho anche adottato l’obbligo della doppia mascherina, che metto a disposizione in studio, da mettere sopra la loro mascherina personale. La disinfezione delle mani è d’obbligo all’ingresso e all’uscita dalla mia struttura.
Come queste misure hanno influito sul suo modo di lavorare?
Essendo già abituati a certe regole d’igiene per la nostra professione, le misure anti-covid hanno influito poco sul mio modo di lavorare, tranne per quanto riguarda l’utilizzo costante della mascherina e il tempo dedicato all’indagine sul rischio infettivo. Dedicavo già, prima dell’emergenza sanitaria da Sars-Cov2, un’ora a ciascuna paziente, mi sembra il tempo giusto e minimo per ascoltarne attentamente le richieste e per considerare anche la componente di supporto psicologico che noi medici estetici siamo in grado di offrire.
Come ha affrontato il lockdown anche in termini di rapporto con i suoi pazienti?
Non essendo una fan dei social, che spesso e volentieri hanno una connotazione molto commerciale, contraria ai miei principi di medico puritano, ho preferito mantenere un contatto più diretto con i miei pazienti. Ho comunicato con loro telefonicamente e via messaggi, dando consigli pratici su come mantenere un sistema immunitario efficiente e offrendo consulenze gratuite di medicina generale nel caso di bisogno.
Come si prospetta la ripresa delle attività educative, lei che è trainer e docente in vari master e scuole di Medicina Estetica?
Il futuro delle attività educative sarà virtuale. Ho già dato lezione durante il lockdown per gli studenti della Scuola di Medicina Estetica SIME di Roma con collegamento su una piattaforma virtuale. Il feedback degli studenti è stato molto positivo visto che la lezione è durata tre ore invece di una, dando la possibilità di interagire liberamente durante la lezione e dedicar più tempo per approfondire ogni argomento.
Come è andato il Congresso Agorà? Quali sono state le sensazioni di riprendere con un evento tanto importante nel panorama estetico italiano?
È stata una grande gioia e quasi un miracolo aver potuto assistere al primo congresso di medicina estetica italiano dell’anno. Sono ammirata della perfetta organizzazione e della capacità di adattare le esigenze del congresso in così breve tempo ad un periodo di emergenza sanitaria senza precedenti. L’entusiasmo dei colleghi e dell’organizzazione è stato eccezionale, si percepiva un’atmosfera molto positiva e piena di speranza di riprendere a breve una vita normale.
Quali novità ci sono state durante il congresso Agorà?
Non ci sono state novità assolute, ma si è consolidato l’approccio al paziente, la sicurezza ed efficacia di macchinari Made in Italy sempre più all’avanguardia ed innovativi che purtroppo durante questo periodo particolare non possono essere conosciuti all’estero. Cito anche un importante approfondimento, anche quest’anno, sui traguardi raggiunti in medicina rigenerativa.
Quale esperienza si porta dietro dopo questo evento in un momento tanto particolare?
Mi porto il messaggio che nessun evento al mondo quanto drammatico e difficile non potrà mai fermare l’entusiasmo, la creatività e la volontà umana. Ricordiamoci sempre che dietro ogni difficoltà si nasconde una crescita personale. Un evento come il Congresso Agorà durante questo periodo critico sembrava impossibile da realizzare, eppure è stato a mio avviso uno dei più bei congressi di medicina estetica in Italia.
Cosa pensa accadrà nel prossimo futuro per la sua pratica medica, il suo studio e il mondo della medicina estetica in generale?
Non ho alcun timore riguardando il mio futuro lavorativo e in generale per il mondo della medicina estetica. Avremo solo un rallentamento momentaneo della nostra attività, confidando in una ripresa molto veloce appena finita la crisi sanitaria. Credo fortemente che noi medici e chirurghi estetici portiamo un grande benessere non solo fisico ma anche psicologico ai nostri pazienti, di conseguenza non conosceremo mai una crisi lavorativa a lungo termine, si tratta solo di un congelamento momentaneo della nostra attività.
Tra i messaggi ricevuti durante il lockdown ricordo con particolare affetto questo “Dottoressa lei sarà la prima persona che andrò a trovare appena il governo ci dà il via libera: non vedo l’ora di rivederla perché lei mi rende davvero felice“. Vorrei aggiungere un pensiero, credo che il nostro settore non conoscerà mai un declino, perché è indipendente dal benessere economico generale del paese (la maggioranza delle mie pazienti attuali non ha grandi possibilità economiche), ma vuole prendersi cura di sé ugualmente per sentirsi belle e felici.
La Dr.ssa Noura Lebbar è chirurgo estetico a Milano. Docente in diverse scuole e master di Medicina Estetica.